Il pomodoro è un alimento comunemente presente sulla nostra tavola nonché ingrediente base di molti piatti. E' anche un ingrediente utile a prevenire numerosi problemi di salute, per questo definito anche “super-alimento”. Dei ricercatori spagnoli hanno arruolato 40 soggetti sani e li hanno suddivisi casualmente in tre gruppi: per ogni Kg di peso corporeo, al primo hanno dato 7,0 g di pomodoro crudo, al secondo gruppo 3,5 g di salsa di pomodoro ed al terzo gruppo 3,5 g di salsa di pomodoro condita con olio di oliva. I soggetti sono stati monitorati per quattro giorni. I risultati ottenuti hanno evidenziato che è sufficiente una singola assunzione di pomodoro, tal quale o come salsa, per avere una riduzione plasmatica del colesterolo totale, dei trigliceridi e di vari biormarker infiammatori. E’ stato anche registrato un aumento del colesterolo HDL e dell’interleuchina 10 (IL10), soprattutto nel gruppo che ha assunto salsa condita con olio di oliva.
L’effetto del pomodoro sui parametri ematici, in soggetti sani
Uno studio pubblicato su Nutrients, da Palmira Valderas-Martinez e altri colleghi ricercatori spagnoli. Hanno arruolato 40 soggetti, 19 uomini e 21 donne, di età media 28 anni (±11) e con un BMI (indice di massa corporea) di 23,30 (±3,86) Kg/m2. Con la loro dieta (controllata) hanno dato loro del pomodoro fresco o salse di pomodoro, dopo una attenta analisi della loro composizione, nel contenuto in carotenoidi (caroteni e licopeni), polifenoli (flavonoidi e non-flavonoidi).
Nelle 24 ore, una dieta mediterranea tipo, porta ad un’assunzione di circa 820 mg di polifenoli. L’aggiunta quindi di 15-30 mg di polifenoli (presenti nei pomodori) non rappresenta una quantità tale da alterare la composizione di un’alimentazione tipo. I volontari, divisi in tre gruppi, sono stati seguiti per quattro giorni. Il primo ha preso solo pomodoro fresco, il secondo salsa di pomodoro e il terzo salsa di pomodoro con l’aggiunta di olio di oliva. Ad un quarto gruppo, di controllo, solo 0,25 g di zucchero/ Kg di peso corporeo, sciolto in acqua. Nessun effetto collaterale è stato osservato durante lo studio.
Dopo ogni pasto, ai volontari è stata misurata la pressione sanguigna e alcuni parametri ematici. Tutti i parametri si sono mantenuti nell’intervallo di riferimento, a parte il profilo lipidico. L’assunzione di pomodoro o derivati, ha portato ad una riduzione dei trigliceridi e del colesterolo totale, con una minima riduzione dell’LDH ed un aumento degli HDL.
Il pomodoro ha influenzato anche i livelli ematici dei fattori infiammatori, abbassandoli, come LFA-1, IL-6, IL-18, MCP-1 e VCAM-1. L’interleuchina 10 è invece aumentata.
Novità e limiti dello studio
Questo, a giudizio degli autori, è stato il primo studio effettuato sull’effetto del consumo di pomodoro sui livelli ematici delle interleuchine (IL-18 e IL-10). Così come l’effetto antiossidante e pro-infiammatorio di un pasto dove, tra i contorni o ingredienti, è presente anche il pomodoro
Tuttavia gli autori evidenziano almeno tre limiti. Primo, hanno preso in considerazione solo soggetti sani. Quindi è possibile che soggetti con problemi cardiovascolari, ad esempio, potrebbero dare risposte differenti. Secondo, il monitoraggio è stato effettuato solo in acuto, cioè si è andati a vedere cosa succedeva subito dopo il pasto senza valutare gli effetti a lungo termine. Terzo, il gruppo di controllo, potrebbe non essere rappresentativo, visto che aveva preso solo una soluzione zuccherina.
In conclusione, nonostante i limiti appena segnalati, questo studio ha evidenziato un effetto dei pomodori e suoi derivati (salsa tal quale o con l’aggiunta di olio di oliva) sulla regolazione del profilo dei lipidi ematici e dei fattori infiammatori, che hanno una diretta ripercussione sulla progressione dell’aterosclerosi. Tuttavia, ulteriori studi sono necessari per poter arrivare a delle conclusioni su questi effetti, a lungo termine, del pomodoro e suoi derivati.
fonte: http://it.blastingnews.com/